Chi è il volontario?
Il volontario è la persona che si rende disponibile ad un servizio personale, spontaneo, gratuito, disinteressato dedicando tempo, professionalità, passione civile ed educativa; egli gli altri al centro della sua esistenza.
Il volontario è colui che decide di dedicare una parte del suo tempo e delle sue energie ad una causa, in modo spontaneo, volontario e gratuito.
La gratuità è l’assenza di vantaggi di alcun tipo, privilegiando relazioni umane in grado di produrre senso o scopo alla sua vita, senza la gratuità i volontari non potrebbero trasmettere con efficacia i valori in cui credono e che manifestano.
La motivazione
Il volontario non è un eroe, un “superman”, ma un cittadino responsabile.
Il volontario è colui che ha una passione, ha delle capacità, ha fatto o sa fare delle cose che vuole mettere a servizio di altri: ha una particolare sensibilità sociale ed uno spiccato senso di solidarietà e di cooperazione civile: è colui che ha profonde motivazioni.
Il volontario vuole sentirsi utile e fare qualcosa per gli altri: spesso però ha poco tempo, non sa da dove iniziare, chi contattare e dove andare.
Volontari non si nasce, si diventa. Si impara ad esserlo interiorizzando alcuni valori e osservando altre persone metterli in pratica; si diventa testimoni di una cultura.
La cultura
Il volontariato è agente di cambiamento ed è tanto più efficace in questa funzione quanto più sollecita la partecipazione dei cittadini.
Il volontariato, ha come obiettivo una società migliore e proprio per questo è capace di fare delle denunce se vede che qualcosa non va, di proporre delle soluzioni ai problemi, di anticipare delle risposte ai bisogni non soddisfatti del cittadini, di valutare l’operato della istituzioni pubbliche e di coinvolgerle.
Il volontario contribuisce a fare prevenzione delle cause che creano disagio, ingiustizia sociale, diseguaglianza selle opportunità e povertà culturale.
Il volontariato sperimenta nuovi servizi o soluzioni innovative aprendo nuove strade.
Nella sua azione cerca di fornire un contributo di qualità con prestazioni che nessun altro soggetto può realizzare, facendo ciò si assume il compito di educare i cittadini alla solidarietà.
I valori
I valori in cui il volontariato crede sono:
- la solidarietà, che significa condividere qualcosa con gli altri per realizzare un bene comune o farsi carico di che ha bisogno per un fine diverso del proprio interesse personale;
- la giustizia sociale, a difesa di tutti i diritti a cominciare da chi non ha diritti;
- la non violenza come modo di vivere, fino a considerare la pace il valore cardine della convivenza tra i popoli;
- la legalità, con il rispetto della leggi da parte di tutti, a cominciare da se stessi.
L’attività del volontariato diventa quindi importante per i valori che comunica (” saper essere”), prima ancora che per quello che fa e che realizza nella pratica (“saper fare”): è scuola di solidarietà.
Il volontariato attraverso la disponibilità, il disinteresse e il dono agisce affinché siano rispettati i diritti di tutti, vi siano più servizi nella vita sociale e, soprattutto, più democrazia, perché se i cittadini partecipano diventano sovrani e vivono meglio.
Come si diventa volontario?
Per chi sia interessato a svolgere l’attività di volontariato chiediamo di contattare telefonicamente o via mail la Cooperativa e nello specifico il Responsabile delle Risorse Umane.
All’aspirante volontario che si propone alla nostra Cooperativa organizziamo un primo incontro conoscitivo alla presenza del Responsabile delle risorse Umane nel corso del quale si parla delle motivazioni che lo spingono a fare questo tipo di scelta, alle eventuali esperienze pregresse svolte in ambito volontaristico, l’impegno temporale che pensa di mettere a disposizione dell’organizzazione; infine si cerca di capire insieme come poter offrire un apporto fattivo, in quale settore della Cooperativa e con che cadenza.
Il volontario viene orientato a svolgere l’attività in un servizio piuttosto che un altro a seconda della propria sensibilità, della storia, delle competenze e delle preferenze espresse se possibile.
Al termine del colloquio al potenziale volontario viene chiesto di riflettere sulla proposta fatta, in modo da poter consapevolmente assumersi un impegno in maniera continuativa.
Una volta assunta la scelta al volontario viene chiesto di rispettare l’impegno preso, in quanto la Cooperativa, ma soprattutto il servizio in cui sarà inserito farà affidamento sul suo apporto.
Dopo un primo periodo di prova e di conoscenza reciproca concordato da entrambi viene svolto un incontro di verifica sull’andamento dell’esperienza fatta.
Verificata la volontà di continuare ad impegnarsi e la reciproca soddisfazione al volontario viene chiesto di incontrare il Presidente della Cooperativa per un colloquio conoscitivo e di seguito di fare domanda formale di ammissione alla Cooperativa in qualità di socio-volontario.
Cosa fa il volontario?
Il volontario si rende disponibile a collaborare, con tempi e modalità diverse, ma definite e concordate con l’organizzazione di appartenenza.
Il volontario si attiene alle prescrizioni, regolamenti, indicazioni fornite dal Coordinatore/referente del servizio/progetto in vigore nel contesto lavorativo in cui è inserito.
Durante lo svolgimento della propria attività il volontario è tutelato dal punto di vista assicurativo per la prestazione erogata.
Sono organizzati e strutturati dei momenti di verifica con il Coordinatore/Referente del servizio/progetto in cui è inserito, onde potersi confrontare, esprimere dubbi, difficoltà e quindi poterli risolvere e chiarire o esplicitare proposte migliorative.
Viene sollecitato, al volontario, la ricerca del confronto come momento di crescita e di verifica continua oltre che un atteggiamento di proattività nei confronti dell’organizzazione e nello specifico del servizio in cui si agisce.
Il volontario mette sempre al centro della sua attenzione le persone con i loro bisogni, i loro diritti e le loro potenzialità, affinchè tutti possano crescere, realizzarsi, trovare soluzioni ai loro problemi o conforto nei momenti meno fortunati della vita. Quando si fa carico di qualcuno, il volontario lo aiuta a diventare autosufficiente, a sapersela cavare da sé. Non giudica, ma accompagna e rispetta i tempi di crescita della persona.